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   Canada e Baja California, passando per S.Diego (al ritorno)  
 
Pubblicato Martedì 13 Settembre 2005 da franz
 
 

Surf da onda
Va bene....lo ammetto, l'ho presa un pò alla larga. Come cavolo si fa, direte voi, a programmare un surftrip in Baja California (Sud, per giunta!) passando per il Canada? Si fa, si fa...


Il Canada è un paese fantastico abitato da gente, i canadesi, investiti di un compito ingrato ma fondamentale rispetto alle sorti del nostro pianeta: sono l'esempio che si può essere americani senza essere amerikani.

La pietra miliare dell'identità canadese viene dai principi di tolleranza, dalla rete di sicurezza sociale e dal multilateralismo: il Canada realizza ingenti riallocazioni di denaro dalle regioni più ricche verso quelle più povere del Paese, i canadesi si mostrano universalmente orgogliosi del proprio sistema sanitario gratuito, del proprio ruolo di peacekeeping, per gli accordi internazionali come Kyoto e il Trattato Anti Mine e del fatto di lasciare la porta di casa aperta di notte in Downtown Toronto.

Insomma, un paese che ha offerto asilo politico ai soldati americani che si rifiutavano di finire in Vietnam, fa lo stesso con quelli che si rifiutano di farsi inviare a fare da bersaglio ai cecchini irackeni e, sopratutto, ha resistito alle pressioni del vicino è non ha mandato un solo soldato in IRAQ, può definirsi un paese con le palle!

Io ho la fortuna di avere un amico, Dax, che mi ha fatto scoprire tutto questo e molto altro.

Ad esempio mi ha fatto scoprire che si può passare 10 giorni in un isola disabitata in piena riserva indiana senza acqua corrente e senza elettricità ed essere felici (anche senza onde, lo ammetto!).

Mi ha fatto rendere conto di quanto gusto ci sia nello spaccare legna, lavarsi in sauna e gettarsi di corsa nel lago, (precisazione...credo che il lago in questione, l'Ontario, abbia più fetch dell'Adriatico!), tirare col fucile (solo ai piattelli, anche se qui con la caccia ci vanno giù pesante), fare windsurf (sig!), riconoscere una pianta velenosa dall'aspetto innocuo (Poison Ivy, io, beato ignorante, credevo che fosse solo chitarrista dei Cramps), cagarsi sotto alla vista di un alce più grosso di un cavallo, strombare felice sotto un manto di stelle, mangiare frittelle con lo sciroppo di acero per colazione e ruttare i litri di birra che questi simpatici alcolizzati, astemi fino a mezzogiorno preciso, mi hanno fatto trangugiare.

Hey Franciesco, one more beer? Vabbè, va....

Si Franz, ma le ondeeeeeeee?!?!?!?!?!?

Piano piano ci arrivo....perchè va bene tutto, il grande nord, le foreste, Toronto, Soundscape (un negozio di dischi strafigo a Little Italy dove ho trovato, tra gli altri, i CD che non avevo dei Sound, Residents, Pere Ubu, Can, Faust, Hawkwind, Spacemen 3 e Current 93), Kensington Market, Il Corriere Canadese in lingua italiana con Repubblica allegata in omaggio, ma cazzo, IO VOJO SERFA'!

Vista la distanza da Toronto, io e Vale ci imbarchiamo su un volo America West Airlines (pessima) e voliamo su Los Cabos via Huston.

Dopo le fantastiche temperature nordamericane l'impatto con le temperature roventi di San Josè del Cabo è molto duro (circa 100° F).

San Josè è una simpatica cittadina che nonostante lo scempio della costa tra San Jose e Cabo San Lucas ha mantenuto una certa identità e sopratutto è vicinissima agli spot più popolari di tutta la costa sud (Acapulquito, detto anche Old Men, The Rocks e Zippers). I tre spot non sono altro che le tre sezioni di Costa Azul , lo spot più facile da raggiungere e perfetto per surfers con fidanzata/moglie al seguito. Di fronte agli spot c'è il più fornito Surf Shop della zona e sicuramente il punto di riferimento più importante per noleggiare le tavole a 15 dollari al giorno per una settimana (il prezzo per una giornata e fisso da tutte le parti, 20 dollari).

I longboard noleggiati sono quasi tutti nuovi, marca Olea, prodotti direttamente da Costa Azul Surf Shop.

Di fronte agli spot ci sono condo (abbordabili se affittati in gruppo) o hotel molto cari.

L'ideale sarebbe il Cabo Surf Hotel,direttamente sugli spot, surfshop annesso, a 'soli' 220 dollari a notte (la doppia); ovviamente è frequantato solo da yankees.

A San Jose del Cabo ci sono possibilità di alloggio molto diverse, nei miei pellegrinaggi (ho sempre cambiato hotel ogni 2 giorni) ho speso da 85 dollari (El Encanto Inn) a notte e 44 dollari a notte (Senor Manana, pessimo!).

Capitolo automobile: ho noleggiato una Chevy non molto adatta per la guida nello sterrato (dopo due settimane andava solo a sinistra), l'ideale sarebbe una Jeep Liberty ma comincia a costare abbastanza e sarebbe l'ideale se noleggiata in 4.

Dopo 2 giorni e onde perfette nella categoria 'fun' a Costa Azul ho deciso di raggiungere Todos Santos, sulla costa pacifica e istallarmi nell'hotel più centrale del paese, l'Hotel California dove una camera molto carina e curata costa 75 dollari.

La leggenda dice che questo hotel abbia ispirato gli Eagles e negli anni '70 era meta di scoppiati di tutto il mondo, adesso l'hotel è un posto alla moda, acquistato da una coppia di canadesi che ha ristrutturato con cura il vecchio Hotel California.

Capitolo italiani: agosto è stato il mese degli italiani, a Todos Santos non c'erano turisti (è bassa stagione) ma solo italiani SENZA tevola al seguito, una delizia!

Todos Santos è la base ideale per chi, come me, ama stare con la propria donna in spiagge senza nessun confort che non sia l'ombra del proprio ombrellone e il cooler per le birre, chilometri e chilometri di spiagge di difficile accesso (almeno 3 chilometri di sterrato dalla strada asfaltata) e spot con massimo 10 persone in acqua.

E cactus.....milioni di cactus che si stagliano come giganti a perdita d'occhio.

El Pescadero e Los Cerritos sono le spiagge e gli spot più famosi della zona, anche se non paragonabili alla perfezione delle onde di Costa Azul.

Purtroppo Los Ceritos per quasi tutta la giornata tende al close out e bisogna attendere l'alta marea per avere onde divertenti....ma sti cazzi, Playa Los Cerritos è un paradiso e con la marea giusta il take off è velocissimo e rompe su un metro e mezzo d'acqua.

Capitolo divertimenti e donne al seguito: d'estate Todos Santos alle 8 di sera è una ghost town quindi se avete mogli/fidanzate rompipalle e poserone mollatele e Cabo San Lucas e datele in pasto senza rimpianti agli yankees che calano sulla città per divertirsi come dei dementi e agli italiani che si fanno 21 ore di aereo per frequentare locali pieni di mignotte...non è che abbia nulla contro le mignotte ma direi che ce ne sono a josa anche più vicino.

Gita: potevo farmi mancare la gita per visitare La Paz e il Mar di Cortez? Ovvio che no, solo che onestamente, riconosciuto che le spiagge sono bianche e l'acqua trasparente e turchese, che ci fanno una coppia di giramondo a 100° F a prendere il sole d'estate e a fare snorkeling? Tanto vale andare in Grecia!

Per cui fatto il bagnetto e le foto di rito ce ne siamo tornati Todos Santos, abbandonando ogni malsana idea di esplorare il 'Lago di Cortes'.

Per i surfisti 'roots' a Playa Cerritos si possono a) piantare le tende; b) affittare una roulotte nell'accampamento/surfshop sulla spiaggia; c) alloggiare al Pescadero Surf Camp (purtroppo non è sulla spiaggia, ma su una collina a circa 4 Km dalla spiaggia e a 25 Km da Todos Santos.

Giornata tipo a Todos Santos: sveglia alle 8, coccole varie, colazione verso le 9 (dipende dalle coccole), giro per le gallerie d'arte e negozi etnici del paese (Vale) internet caffè per controllare e risolvere, se possibile, eventuali casini in Italia (Franz), siesta con accessori vari (libro, walkman, giornalino locale con gli annunci sulla vendita delle case/terreni, generi vari di conforto), tragitto verso Los Cerritos, sosta per frugale pranzo da Art and Beer, accampamento sulla spiaggia, saluti vari con i fenomeni del posto (un francese con famiglia, un yankee con un ombrellone della Peroni rattoppato qua e la con nastro americano, messicani vari, un cavallo, alcuni cani e una decina di visitors come me), surf, birra, surf, birra, tramonto, strada di casa, doccia, cena, relax, nanna.

I tramonti in spiaggia creano una luce fantastica e, visto che col finire del pomeriggio le onde miglioravano sensibilmente, ho passato dei momenti in acqua che posso tranquillamente definire indimenticabili.

Capitolo surf trips: nel caso vogliate esplorare gli spot a nord di Todos Santos preparatevi a lunghissimi tragitti in fuoristrada con doppie ruote di scorta, taniche di benzina, tutto il necessario per campeggiare e tanta, tanta pazienza. Io non ero organizzato e non ne ho fatti, ma in spiaggio ho parlato con dei ragazzi che venivano da S. Diego in Truck e mi hanno raccontato di spot deserti con onde al limite della perfezione (vabbè...ci avranno messo un pò d'enfasi ma erano ingrifati duri!); un tipo francese è partito da Todos Santos con una guida per due giorni ed è stato in macchina più di 20 ore con moglie e figlia di 12 anni...regolatevi.

Tirando le somme alla fine delle due settimane in Baja credo che il giro basic per surfare il più possibile e condividere con la tua compagna di viaggio anche il resto della Baja Sud sia il percorso San Josè, Todos Santos, puntata a La Paz sul Mare di Cortez (i più 'sottomessi' possono farsi convincere ad arrivare a Loreto, non fatevi intenerire e puntare più a nord perchè non surfate più!) e ritorno precipitoso a San Josè a surfare le fantastiche onde di Costa Azul. Cabo San Lucas non ha suscitato in me nessun interesse, ma se ci fossi andato a 22 anni a far baldoria con gli amici forse avrei trovato un perchè (non è tanto peggio di Rimini, in fondo....anzi ripensandoci è moooolto peggio di Rimini, almeno in Romagna si mangia piada, prosciutto e squacquarone....uhm, però a Rimini non ci sono le onde...quindi fate un pò voi!)

Di solito prima di ripartira da un posto che mi è piaciuto sono molto triste, ma questa volta la mia prossima tappa era San Diego e devo dire che ero abbastanza contento di visitarla.

Solo che è stata la più grossa sola di tutto il viaggio!

Oceano Pacifico: per chi è della costa adriatica, avete presente Rimini, Fano e Senigallia quando non ci sono 40 cm di onde? Uguale.

4 giorni in spiaggia senza mai avere la voglia di farmi un bagnetto, lineup selvaggia, acqua freddina, spiagge non molto pulite e sopratutto NON SI PUO' FARE NIENTE!

NO ALCOHOL/NO DOGS/NO GLASS CONTAINER/NO BEACH FIRES/NO SLEEPING OVERNIGHT/NO SKATEBOARDS!!!

Cazzo, dico io, sono le cose che gli yankees regolarmente fanno a 10 KM da qui, passata la frontiera con il Messico, si può essere così ipocriti?!?!?!

Ocean Beach è la spiaggia più freakettona della città con un bel campionario di 'rimasti' a cui sarebbe ora che qualcuno spiegasse che la rivoluzione dei fiori è finita e che gli states oggi non sono il posto migliore per questo stile di vita...che fossero però una speranza di riscossa??? Dubito, sono troppo rintronati, SVEEEEEJAAAAAAAA!!!!!!!

A Pacific Beach, la spiaggia più trendy della città mi ha colpito l'Ufficio di reclutamento dei Marines proprio accanto ai SurfShops, nei depliant spiegano che l'esercito è in grado di pagare tutti i debiti contratti in passato e pagarti anche gli studi futuri nel caso tu decida di arruolarti...e il monte retribuzione può arrivare a oltre 50.000 dollari!! Uncle Sam vi aspetta (insieme ad un cecchino irakeno).

Ultima nota di colore di San Diego è il Trolley!

Veloce ed economico raccoglie tutti i loosers della citta che si spostano freneticamente da un capo all'altro della città. Credo sia la soluzione più economica e divertente per spostarsi in città, si connette a Old Town con i bus diretti alle spiagge che arrivano fino a la Jolla (piatto pure li!).

Tirando le somme credo che S. Diego mi abbia un pò deluso anche se riconosco che sarebbe un bel posto per vivere tranquillo in città a due passi dall'oceano.

Sono arrivato quasi alla fine del mio viaggio in America durato 5 settimane, da San Diegosono ritornato a Toronto per prepararmi psicologicamente al rientro rimanendo incollato alla CNN che copriva 24 ore su 24 l'arrivo di Katrina.

Mai disastro fu più annunciato di questo!

Pensate un attimo se fosse accaduto in Italia, se ci ritrovassimo con una città come Napoli spazzata via dal Vesuvio.

Bè, li queste cose sono già accadute e le vediamo in diretta TV su CNN e FOX News.

Su Fox uno dei commentatori più popolari dopo il disastro di New Orleans se ne uscito con questa chicca:

LA LEZIONE DI KATRINA : le immagini dei digraziati intrappolati in città dovrebbero essere trasmesse in tutte le scuole perchè tutti i giovani americani dovrebbero capire che se non si impegneranno nella vita, se non lavoreranno duramente, se si drogheranno faranno questa fine.

Non aspettare aiuto dagli altri, non aspettare aiuto dal governo, se non puoi aiutarti da solo nessuno potrà mai aiutarti; i poveri di tutto il mondo non hanno nessun potere e questo è il destino dei loosers.

Be' questo tipo esiste davvero e si chiama Bill O'Reilly.

Speriamo che questo incubo finisca presto.

BEDTIME FOR DEMOCRACY


 
 
 

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    Re: Canada e Baja California, passando per S.Diego (al ritorno) (Voto: 0)
    da Branzino il 17/11/2005
    (Info Utente | Invia un Messaggio)
    Ciao Franz, sai chi sono io? Il ragazzo pelato che hai incontrato ad Acapulquito, avevo una tavola 6'6' single fin blu.
    Tutto bene?

     
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